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GIOCO

Il gioco infantile è lo spazio dove depositare e intrecciare contenuti interni ed esterni e con il quale il bambino impara a conoscere l’esistente a a interpretare l’esistenza.

E’ un impulso che nasce dal concetto del Principio di piacere il quale, col tempo, origina nel bambino una graduale organizzazione di eventi emotivi interni e realtà esterne interiorizzate. Gli eventi interni ed esterni maturano e riflettono i loro significati nella manifestazione visibile del gioco.

Di grande importanza è il gioco imitativo nel quale il bambino colloca le proprie emozioni e i propri pensieri nello spazio esistenziale.

Nel momento in cui comincia a esprimersi col gioco, il bambino inizia ad acquisire consapevolezza del limite dettato dal suo stesso corpo e dal suo movimento.

L’attività ludica ha necessità di esprimersi fisicamente e verbalmente, diversamente rimarrebbe esclusivo appannaggio della mente e dell’immaginazione trasformandosi in gioco di fantasia o sogno. Diventerebbe una forma pensata e vissuta senza i contenuti apportati dal confronto con la realtà. E’ un’attività presa molto seriamente dai bambini, se da una parte c’è un grande appagamento del principio di piacere (inconscio), che porta a perdersi nei ruoli imitativi, nella fantasia esperendo un espanso senso di soddisfazione, dall’altra è un insieme ben definito di azioni atte a conoscere il proprio ambiente  esterno ed interno e coi quali il bambino si rapporta attimo dopo attimo e nei quali trova il modo di confrontarsi.

Il gioco e il divertimento vengono categorizzati nell’esperienza diversiva. Il comportamento esplorativo diversivo porta ad esporsi in ogni evento che offra un buon livello di stimolazione premiante e piacevole, variabilità e afflusso di informazioni.

L’attività ludica è fondamentale al bambino per costruirsi significati, nel momento in cui si rappresenta attraverso la costruzione mentale la realtà personale.  Il modo in cui  esperisce l’ambiente esterno  nello spazio e nei confini fisici, e lo scambio  delle esperienze ludiche con  le rappresentazioni della realtà, così da utilizzare al meglio le capacità cognitive .

Giocando sperimenta la mentalizzazione, nel momento in cui deve focalizzarsi sui propri e sugli altrui stati mentali interpretando diversi ruoli, diviene l’attore consapevole dei pensieri degli altri, c’è una  coscienza netta che quei pensieri non gli appartengono in quanto tutto è un gioco di finzione, “io faccio finta di essere te che  interpreti un ruolo e hai determinati pensieri”.

A parte tutte le considerazioni sulle osservazioni che da tempo si fanno per comprendere che tipo di valenza abbia il gioco per il bambino, rimane quel piacere intoccabile per lui di potere interpretare molti ruoli e di vivere molte realtà parallele rimanendo

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D.C.P.A. LA TERAPIA DEL DIVENIRE

La D.C.P.A. è una metodologia terapeutica innovativa sia nei metodi di analisi che nelle tecniche che utilizza. Gli assunti che sottendono ogni azione di aiuto sono proiettati nella presa di coscienza dell’unicità di ognuno di noi.

Nel percorrere la vita, la polarità degli opposti può diventare troppo disfunzionale, caotica e prorompente; le ragioni sono molteplici: possono accadere fatti imprevisti che sconvolgono la nostra esistenza, lutti, separazioni, malattie o disabilità.

Quando le energie si ingorgano a causa di un blocco emotivo ed esperienziale si vive un senso di frustrazione e incompletezza; inizia così la disconnessione dal proprio centro che, inevitabilmente, porta malessere e  disagio.

Se questi blocchi non vengono elaborati e dissolti, il disagio si può trasformare in una vera e propria malattia con conseguenze anche molto gravi. La metodologia D.C.P.A. (Dinamiche del Cambiamento e Potenziamento delle Abilità) offre importanti elementi di miglioramento, grazie alla sua proposta di percorsi originali. Per rendere possibile il cambiamento il terapeuta D.C.P.A.  parte dalle peculiarità della persona per elaborare un cammino trasformativo in tutto e per tutto personale. Uno degli aspetti più importanti di questo approccio terapeutico consiste proprio nell’utilizzo di strumenti emozionali, esperienziali, scientifici e psicologici che lavorano in modo sinergico per il raggiungimento di risultati positivi nel miglioramento della persona e del suo ambiente..La D.C.P.A. può essere definita, nella sua costante ricerca, come una filosofia del divenire il cui sguardo è sempre rivolto al riconoscimento delle differenze individuali come essere pensante e percepente nel dinamico scambio tra l’evoluzione psicofisiologica dell’individuo e la continua interrelazione con le dimensioni dell’esistenza.

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AL MIO AMICO

Alla tua dipartita sì precoce  e inaspettata

Il mio cuore fiotta lacrime di dolorosa sorpresa.

Nell’attimo stesso del tuo inequivocabile addio,

si erge il saluto di chi noi siamo.

Cosa siamo se non meteore

che nel loro traversar

danno casa alle tracce del loro vissuto.

Ospiti del mondo

che nel loro vagar sono precipui testimoni delle maree.

Noi siamo e poi non siamo più,

confusi tra le ombre riflesse sulle tombe.

Nel comune essere visibili e poi invisibili

grida forte l’urlo della consapevolezza.

Amico mio, arrenderti al fato

ti  ha reso fertile della saggezza

che ogni scandire di secondi va respirato a pieni polmoni

e non annaspato come in eterna apnea.

Ancora vedo la tua sagoma ai margini del marciapiede,

lo sguardo perso nel chiacchiericcio acuto dell’adolescenza.

Con in tasca un temperino qualche caramella e la potenza dell’immortalità,

raccontavi di favole amorose e di fresche risate.

Lo so che il vento segue il suo corso,

allo stesso modo la tua vita ha seguito il suo.

Si è dileguata nel candore del letto e nel buio della paura.

Ma tanta certezza non lenisce il sussulto di un addio fuggito

E lo strazio non trova appoggio su cui riprender fiato.

Sorpresa, si straziante sorpresa mi ha colto per un sì terribile accadimento.

Osservo l’eterna risacca capace di svelare i segreti intrisi nella sabbia.

Tanto affanno per incarnare la saggezza del cammino,

cancellato da un battito d’ali.

Addio mio caro amico di una vita.

Poesia della raccolta “Prospettive” 2014

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PERCORSO OLFATTIVO SENSORIALE

L’estate si avvicina e cresce la voglia di colori, fragranze ispirate al sole, al mare, alla leggerezza e alla libertà. Il Centro Biopsicodinamico Nerudo ha il piacere di invitarvi il 18 giugno 2015 alle ore 20 in Via Donatello, 35 a un Cocktail Party all’insegna dell’estate con un percorso olfattivo sensoriale che avvolgerà i vostri sensi.

Mi raccomando Dress Code il VERDE

Voi aspettiamo numerosi.

per info info@nerudo.it  tel 333-7642474

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LE PAROLE CHE NON TI HO MAI DETTO

Vorrei colorare il cielo

Così che tu alzando lo sguardo

possa vedere l’arcobaleno.

Vorrei camminarti a fianco

E svelarti le mille forme che animano il mondo.

Avrei voluto figlio mio!

La vita non ha svelato le sue carte,

e io stupido ne ho barattato il valore

per cercare una tregua mai avvenuta.

Nel fondo di mille bottiglie.

ho trovato solo i miei mostri ad attendermi.

Non c’erano ne riscatti ne paradisi.

E Il tempo creduto  infinito

nel celare il suo volto ha sussurrato la mia fine.

Figlio mio, le parole che non ti ho mai detto,

attendono un corpo che non c’è più.

l’unica cosa che posso fare

è sussurrarti di vita,

dove mille, invisibili, forme colorano l’ esistenza

e ci accompagnano nei nostri cammini.

Posso in un’altra forma,

nel nostro mondo ideale,

Esserti accanto tu ed io per mano.

 

(Poesia 2015 Romana Prostamo)

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DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI “SVOLTA”

Romana  e Chicca inaugurano i mercoledì dedicati a noi donne.

Dal 4 marzo ogni mercoledì del mese dalle 20,30 alle 22,30 al Centro Psicobiodinamico NERUDO in Via Donatello, 35 Milano tel.333-7642474 oppure tel. 02-70635525

E’ richiesto un contributo di 5€ ad incontro a copertura delle spese.

Sfoghi, discussioni, condivisione, solidarietà, possibilità di trovare appoggi nel gestire o cambiare la quotidianità, divertimento, elaborazione dello stress. Ma soprattutto, persone che come te percepiscono il ritmo incalzante di una quotidianità sempre più invasiva e meno generosa di soddisfazioni.

Hai bisogno di trovare persone con le quali sfogare i tuoi malumori con la certezza che sarai ascoltata? Al Centro Nerudo troverai donne che comprendono  e condividono le tue stesse situazioni di vita, che come te cercano un ascolto attivo e con le quali parlare di tutto il nostro mondo: figli, mariti, fidanzati, lavoro, spesa, economia, alimentazione,viaggi, progetti e sogni.

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SAGGEZZA

In quell’apparenza di carta crespata

La mia pelle traduce i solchi in vita vissuta.

Ogni momento la fatica di ammettere il vero

rende specchiarsi sempre più duro.

Nel riportare alla mente gli amici scomparsi

Riconosco la mia grande fortuna

avere un corpo.

Scrigno del mio pensiero e veicolo delle mie emozioni.

E se anche i miei capelli, il viso, le mani, sembrano appartenere ad altri

sono lo spazio della mia conoscenza.

Un sapere semplice e prezioso

mi rende possibile appropriarmi di me.

In quel momento c’è l’essenza del tempo vissuto.

e, nel seguirlo, intravedo tracce di esistenze aliene e remote

congiungersi a teatri futuri.

Il tempo, questo grande mistero,

nel restituire verità alle bugie,

saprà ricordarmi che i solchi impressi sul viso

sono le tracce dei miei respiri.

Poesia  di Romana Prostamo della raccolta Prospettive ed.Pagine 2015

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